Gli antinfiammatori steroidei riducono il rischio di morte nei pazienti gravi con COVID-19

Gli antinfiammatori steroidei riducono il rischio di morte nei pazienti gravi con COVID-19

La storia moderna del capostipite dei FANS, il salicilato, inizia però solo nel XVIII secolo con l’osservazione del reverendo Edward Stone, oggetto di una comunicazione alla Royal Society, sull’effetto antipiretico dei salicilati e continua nel XIX secolo con la l’estrazione e la sintesi chimica del principio attivo. Solo nel 1897 venne sintetizzato da un chimico impiegato presso i laboratori Bayer, Felix Hoffmann, l’acido acetilsalicilico (ASA) e solo due anni dopo ne fu iniziata la commercializzazione. L’ASA composto presentava gli stessi effetti terapeutici dell’acido salicilico, ma con minori effetti collaterali soprattutto a livello gastroenterico. Bisogna fare attenzione alla terapia già in uso, perché i Fans non possono essere assunti in concomitanza con altri farmaci della stessa classe, antidepressivi, diuretici, aspirina a basso dosaggio o altri farmaci anticoagulanti.

  • Fra i medicinali a rischio sono inclusi anticoagulanti, anticonvulsivanti, antidiabetici, antiretrovirali, broncodilatatori, vaccini vivi e Fans.
  • Esse derivano da un unico precursore fosfolipidico di membrana, l’acido arachidonico (AA), per azione catalitica della COX che rappresenta lo step limitante sul quale agisce il blocco esercitato dai FANS.
  • I FANS infatti oltre ad abbassare la febbre, servono anche per ridurre l’infiammazione e a ostacolare la coagulazione.
  • Più nello specifico, l’aspirina non dovrebbe essere somministrata prima dei 16 anni, ai bambini ed agli adolescenti che potrebbero avere la varicella o l’influenza (a causa del rischio di sindrome di Reye).
  • L’infiammazione è un meccanismo di difesa innato, che costituisce una risposta protettiva, conseguente all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici, il cui obiettivo finale è l’eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale, nonché l’ avvio del processo riparativo.

I Fans possono essere assunti sotto forma di compresse, capsule, soluzioni iniettabili, supposte, granulati, colliri, lozioni, gel e creme. L’infiammazione è un meccanismo importantissimo per l’organismo, in quanto viene attuato come risposta difensiva in seguito a stimoli di farmaci anabolizzanti bodybuilding varia natura (ad esempio, insulti infettivi, traumi, insulti termici, ecc.). Questo è necessario perché la somministrazione prolungata di corticosteroidi può portare a un’atrofia surrenalica e l’interruzione improvvisa può comportare insufficienza surrenalica e ipotensione.

Una sola malattia in tante forme

La terapia va continuata per lungo tempo e la sospensione deve essere graduale per limitare le ricadute della malattia. Gli effetti collaterali di tale farmaco sono piuttosto rari perché la dose di Methotrexate che si utilizza è piuttosto bassa. Tra gli effetti collaterali più frequenti vi sono la nausea, il vomito e i dolori addominali, tali disturbi generalmente si risolvono nel giro di ore. Questi effetti diminuiscono notevolmente se il bambino assume anche delle compresse di acido folinico o folico.

  • L’assorbimento nel sangue è variabile pertanto per valutare se il dosaggio del farmaco è ottimale è necessario controllarne la quantità ematica (ciclosporinemia) con un prelievo.
  • Pertanto, è la produzione e l’attività delle PG ad azione vasodilatatoria, in condizioni di ipoperfusione renale, che contribuisce al mantenimento dell’emodinamica renale locale.
  • Per maggiori informazioni su indicazioni, avvertenze e precauzioni, effetti collaterali, interazioni, uso in gravidanza e allattamento, corretto modo d’uso e controindicazioni di un dato cortisonico, si consiglia di leggere il foglietto illustrativo del medicinale che lo contiene e che si dovrebbe impiegare.
  • Negli ultimi decenni, l’uso di aspirina a basse dosi come pratica per prevenire le malattie cardiovascolari è stato oggetto di studi accurati.

Per comprendere il passaggio dal dolore acuto a quello cronico alla schiena, i ricercatori hanno seguito 98 pazienti con dolore acuto alla schiena per tre mesi. Hanno inoltre esaminato i meccanismi del dolore nell’uomo e nei topi e hanno confermato che i neutrofili – un tipo di globuli bianchi che aiuta l’organismo a combattere le infezioni – svolgono un ruolo chiave nella risoluzione del dolore. Analizzando l’attività genica in persone che utilizzavano antinfiammatori per combattere la lombalgia, gli studiosi hanno scoperto che nei malati guariti dal dolore i geni legati ai neutrofili erano sovraregolati, mentre non lo erano in quelli che presentavano dolore persistente alla fine del trattamento (di tre mesi). La stessa situazione è stata rilevata anche in persone con disturbo temporo-mandibolare, che provoca dolore ai muscoli associati alla mandibola e alle orecchie.

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I FANS sono farmaci ampiamente prescritti per il trattamento del dolore muscoloscheletrico cronico, tuttavia ad essi sono correlati importanti effetti indesiderati cardiovascolari, renali ed ematologici specie nei pazienti anziani. I FANS e gli inibitori della ciclossigenasi di tipo 2 (anti COX-2) possono causare incremento della pressione arteriosa, minore risposta ai trattamenti antipertensivi, ritenzione idrica e peggioramento della funzione renale nei pazienti con ipertensione, scompenso cardiaco, insufficienza renale da ogni eziologia incluso il diabete. Le più recenti linee guida per il trattamento del dolore cronico dei soggetti affetti da tali patologie, per lo più se anziani, raccomandano di limitarne il più possibile luso dei FANS preferendo in alternativa lutilizzo di paracetamolo, tramadolo ed oppiacei a breve emivita.

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Poiché non bloccano le azioni dell’enzima COX-1, questi farmaci in genere non causano i disturbi o i sanguinamenti gastrici tipici dei FANS tradizionali. Possono essere venduti come generici o come prodotti di marca e sono tutti similmente efficaci, anche se è possibile manifestare preferenze, efficacia ed effetti collaterali in modo altamente soggettivo. Il risultato finale di questa catena di reazioni chimiche è il contenimento di tutti quegli eventi che nelle infiammazioni localizzate oppure nelle risposte immunitarie generalizzate sono responsabili dei sintomi della malattia. Parliamo di sostanze con attività psicotropa simile a quella delle comuni sostanze di abuso, ma più potenti e estremamente più pericolose.

Come agiscono i farmaci antinfiammatori non steroidei

Attualmente, invece, è ormai ben consolidato che questa semplicistica interpretazione non risulta corretta essendo ben dimostrato che COX-2 sia costitutivamente espressa in punti chiave dell’organismo come cervello, polmone, timo, intestino e rene [11]. Nell’intestino, ad esempio, COX-2 insieme a COX-1 protegge la mucosa da insulti lesivi, mentre nel rene l’espressione costitutiva di COX-2, mediante NFAT, regola GFR e flusso ematico (Fig. 2). Sempre nel medesimo rapporto OsMed relativo al consumo di farmaci in Italia nel 2018, tra le categorie terapeutiche maggiormente prescritte nella popolazione geriatrica i FANS risultano al quarto posto (32.8% in media) dopo i farmaci antiulcera, farmaci antitrombotici e farmaci ipolipemizzanti [6]. Si stima che giornalmente più di 30 milioni di persone faccia uso di questi farmaci che rappresentano circa il 60% del mercato di analgesici negli USA [2].

Cosa sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)?

Se non si è sicuri che un farmaco che si sta assumendo possa essere preso insieme ai FANS, leggere il foglietto illustrativo, o chiedere al medico o al farmacista. Tali soggetti riceveranno solo i Dati necessari alle relative funzioni e si impegneranno a usarli solo per le finalità sopra indicate ed a trattarli nel rispetto della Normativa Privacy applicabile. I Dati potrebbero inoltre essere comunicati ai legittimi destinatari ai sensi di legge o regolamento. Fatta eccezione per quanto precede, i Dati non sono condivisi con terzi, persone fisiche o giuridiche, che non svolgono per il Titolare alcuna funzione di carattere commerciale, professionale e tecnico, e non saranno diffusi.

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L’entità di questo e di altri rischi dipende però da diversi fattori, in particolare dal tipo di corticosteroide assunto, dal suo dosaggio e dalla durata del trattamento. Le compresse, soprattutto se assunte a lungo termine, possono scatenare un aumento di appetito che spesso porta ad aumento di peso, assottigliamento della pelle o a comparsa di acne, ulcera peptica, rallentamento della guarigione di ferite e della crescita dei bambini, debolezza muscolare o cambiamenti d’umore. Tuttavia, come già detto, il ruolo di COX-2 nella regolazione dell’emodinamica renale si manifesta solo in specifiche condizioni cliniche caratterizzate dalla stretta dipendenza della attività prostaglandinica. Nei pazienti a rischio la contrazione del volume circolante induce risposte pressorie sistemiche attraverso la via adrenergica e il RAAS.

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Poiché la maggior parte dei FANS blocca gli enzimi COX-1 e riduce così la produzione di queste prostaglandine, possono irritare il rivestimento dello stomaco. Questa irritazione può provocare mal di stomaco, ulcere peptiche ed emorragie nel tratto digerente. L’effetto ipertensivo dei FANS appare sostanzialmente un “effetto di classe”, scarsamente dipendente dalla selettività di inibizione di COX (dati di letteratura contrastanti e non conclusivi), ma dipendente dalla dose e dalla durata dell’emivita del farmaco.